Il
connubio tra immaginario, musica e parole non è un fatto recente, né
così inusuale, tuttavia quando accade il prodotto che si ottiene è
qualcosa di più che un semplice prodotto. Non affermo che si rasenta
l'opera d'arte, ma di certo tocchiamo apici che sono molto vicini a
quella sublimità che pensatori e letterati romantici indicavano come
la pura dimensione dell'arte.
Ecco,
il mio approcio, molto libero in verità, a Edge of thorns dei
Savatage è di fatto una rilettura “letteraria” dei temi e dei
contenuti esposti nel disco della band statunitense. Pertanto, non ho
la pretesa di aver detto qualcosa di nuovo o di decisivo (me ne
guardo bene), ma ho voluto mettere solo in evidenza un percorso
tematico, un'argomentazione più o meno unitaria che possa
considerarsi la chiave interpretativa dell'intero platter.
Mi
sarebbe piaciuto svilupparlo in un altro modo, ma spero che lo
scritto possa essere apprezzato per il sincero sforzo che gli è
stato profuso da parte mia.